Dieci anni di pontificato di Papa Francesco, in questo periodo denso di sfide internazionali, sono anche un’occasione di confronto sull’attività diplomatica della Santa Sede. Così, durante la presentazione del libro di padre Antonio Spadaro, “L’Atlante di Francesco. Vaticano e politica internazionale”, ieri sera alla sede de «La Civiltà Cattolica» è stato tratteggiato un quadro dell’attuale scenario globale alla luce della “diplomazia della misericordia” portata avanti dal Pontefice.

Oltre all’autore del libro, sono intervenuti il segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin, e il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni. «La diplomazia della misericordia», ha osservato Parolin, si fonda su una logica diversa da quella dei singoli Stati. «La soluzione dei conflitti non giunge dividendo, polarizzando il mondo tra chi è buono e chi è cattivo», ha dichiarato il segretario di Stato, facendo notare che in questo modo «è possibile lasciare aperta una porta» per il dialogo, «una porta a volte molto stretta ma una porta aperta». «La Santa Sede — ha proseguito— opera favorendo un vero dialogo anche quando nel dialogo è presente chi è scomodo» perché «l’unica soluzione realistica di fronte alla minaccia di una guerra è il negoziato». Proprio questo approccio multilaterale, secondo il cardinale, «ha dato alla Chiesa la possibilità di essere ascoltata nel mondo» e in forza di ciò «la Santa Sede dialoga con tutti». […]

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