«Non possiamo immaginare la fine», era solito ripetere Diego Fares. Perché «in un mondo che si vanta di avere visto tutto, il Signore prepara sempre sorprese». Invece di cimentarsi in ardite speculazioni – lui che per professione era un accademico e docente di Metafisica –, dunque, preferiva concentrarsi sull’immagine familiare del signor Machado, anziano pittore e ospite dell’Hogar di Cristo di Buenos Aires, rifugio per persone senza dimora dove il gesuita argentino aveva lavorato per oltre vent’anni. Aveva annotato il suo nome nel quaderno delle cose importanti, come «testimone nel giudizio». […]

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