Il 9 novembre 1989 cadeva il Muro di Berlino. Da quel giorno migliaia di berlinesi demolirono quel simbolo che li aveva tenuti in ostaggio per quasi trent’anni. Quella è una data emblematica del tramonto dei totalitarismi. Una nuova epoca sembrava sorgere, segnata dalla globalizzazione. Eppure, essa ha oggi i tratti dell’indifferenza e del conflitto, come spesso papa Francesco ripete. A fronte di un muro crollato, nel mondo ne sono sorti tanti altri. Il pontefice, parlando a un gruppo di gesuiti, non ha usato mezzi termini: «Ci sono muri che separano persino i bambini dai genitori. Mi viene in mente Erode. E per la droga invece non ci sono muri che tengano».

Quando Francesco, nell’intervista che gli feci nel 2013 per «La Civiltà Cattolica», parlò della Chiesa come «ospedale da campo dopo una battaglia», non intendeva usare una bella immagine, retoricamente efficace. Quel che aveva davanti agli occhi era già uno scenario da «guerra mondiale a pezzi» […]

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