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Nel 1987 p. Jorge Mario Bergoglio firma la prefazione a una raccolta di otto lettere, scritte tra il 1758 e il 1831, da p. Lorenzo Ricci e p. Jan Roothaan, i due Prepositi generali che guidarono la Compagnia di Gesù durante il periodo della “grande tribolazione” della soppressione dell’Ordine (1773). Questo testo, ormai introvabile, e pubblicato per la prima volta in italiano da La Civiltà Cattolica, lo riproponiamo oggi, nella prima parte del volume, includendo anche le lettere tradotte dal latino.
Negli anni del suo pontificato Francesco ha richiamato più volte queste stesse lettere e le sue riflessioni di allora. L’occasione più recente è stato il discorso tenuto ai religiosi cileni a Santiago, nel gennaio 2018, per dare alla Chiesa del Cile una parola in un momento di smarrimento a seguito dello scandalo degli abusi.
Dopo il viaggio in Cile e la relazione della commissione costituita ad hoc per raccogliere le testimonianze delle vittime e documentazione, papa Francesco, con una lettera datata 8 aprile 2018, ha convocato a Roma tutti i vescovi cileni. Ed è proprio il breve scritto del 1987 che ha generato questa nuova «lettera della tribolazione». All’inizio dell’incontro, nel maggio 2018, il Papa ha consegnato ai vescovi una nuova lettera di 10 pagine (inizialmente non pubblica ma resa poi nota da un’emittente tv cilena), mentre al termine ha affidato ai vescovi un breve messaggio pubblico e una lettera al «popolo di Dio pellegrino in Cile». Entrambi i testi sono presenti nel volume nella traduzione italiana a cura de La Civiltà Cattolica, accompagnata da una guida alla lettura curata da p. Diego Fares. Chiude la seconda parte di questo libro, dedicato alle «lettere della tribolazione» di oggi, la Lettera al popolo di Dio del 20 agosto 2018, pubblicata dopo la diffusione del rapporto sui casi di pedofilia nelle diocesi della Pennsylvania, negli Stati Uniti. Anche in questo caso, la lettura è guidata da una riflessione di p. James Hanvey dell’Università di Oxford.
Lettere della tribolazione rappresenta un volume epistolare che si è formato nel tempo, generato nel confronto con situazioni difficili, e rivela molto di Francesco e del suo modo di affrontare il tempo della desolazione. Sono parole che il Pontefice dice oggi alla Chiesa, ripetendole innanzitutto a se stesso.
«Sento che il Signore mi chiede di condividere di nuovo le Lettere della tribolazione. Di condividerle con tutti coloro che – in mezzo alla confusione che il padre della menzogna sa seminare nelle sue persecuzioni – si sentono decisi a combattere bene, liberi da quel vittimismo a cui siamo tentati di arrenderci. Raccomando di leggerle e di pregare con esse. Queste Lettere sono – lo sono state per molti in alcuni momenti particolari – vera fonte di mitezza, coraggio e lucida speranza» (Papa Francesco).