Ai nostri giorni ogni esperienza di vita sembra essere a tempo determinato: dal lavoro agli affetti. Tutto si può (e anzi si deve) cambiare. Sembra farsi largo la convinzione che, dopo ogni scelta, debba essere sempre possibile tornare indietro. All’«esperienza» sembra dunque essere subentrata la logica dell’«esperimento». È questo il grido di allarme che Filippo La Porta, saggista e critico letterario, ha lanciato in un suo recente saggio. Ma cosa significa fare vera esperienza della realtà? L’articolo, esponendo criticamente il pensiero dell’autore, ne illustra punti problematici e possibili sviluppi.
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VIVERE: ESPERIENZA O ESPERIMENTO? Riflessioni in margine a un saggio di Filippo La Porta
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