Nel radiomessaggio natalizio del 1944, pronunciato pochi mesi prima della fine della seconda guerra mondiale, si trova per la prima volta un’accettazione piena della «democrazia politica» come la forma di governo più adatta a garantire il bene pubblico e la pace. Tale novità fu immediatamente percepita in diversi ambienti e sottolineata dalla stampa internazionale, anche se successivamente tale elemento del magistero pacelliano fu dimenticato, anzi rimosso, da un lato, a motivo della forte contrapposizione ideologica derivante dalla guerra fredda, che vide il Pontefice apertamente schierato contro il comunismo internazionale, e, dall’altro, a partire dagli anni Sessanta per le roventi polemiche sui presunti silenzi di Pio XII durante la guerra.
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Natale
PIO XII E LA DEMOCRAZIA. Il radiomessaggio del Natale 1944

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