Oggi bisogna mettere da parte i «simulacri» del passato: l’industrializzazione, l’urbanizzazione e così via. È necessario riscoprire quella serietà che permise al Paese di affrontare il dopoguerra, gli anni Settanta, la crisi finanziaria del 1992. Avendo di mira tale obiettivo il Rapporto esamina 4 fenomeni: la prolungata bassa congiuntura, senza reattività; il possibile declino del Paese; le sue derive ambigue, le sue difficili speranze. Forse sarà uno stimolo esterno — l’allargamento dell’Unione Europea? — a favorire la ripresa della navigazione.
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UN’ITALIA FERMA, IN ATTESA DI RIPRENDERE A NAVIGARE. Il 36° Rapporto CENSIS

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