Nell’ambito dell’82° festival dell’Arena di Verona è stato proposto un nuovo allestimento della Traviata di Giuseppe Verdi. Le strutture monumentali dell’anfiteatro, che dal 1913 ospita durante l’estate prestigiose esecuzioni dei più popolari spettacoli del teatro d’opera, hanno accolto un’insolita messinscena del capolavoro verdiano ambientato ai nostri giorni. Memore dello shock provocato dalla prima rappresentazione dell’opera, avvenuta nel 1853 in costumi allora contemporanei, il regista inglese Graham Vick ha inteso rivolgere al pubblico odierno un’analoga provocazione.
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UNA «TRAVIATA» POSTMODERNA ALL’ ARENA DI VERONA
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