L’articolo ripropone al cristiano disorientato dei nostri giorni la spiritualità della provvidenza e dell’abbandono come quella che meglio conviene a questa epoca di crisi di valori e di insignificanza dell’essere umano. Una spiritualità che nulla altro è che l’esercizio della speranza che germina dalla fede e di essa si nutre. Il cristiano ha il senso della debolezza umana e dell’immensa miseria del mondo ed è convinto che l’oblio di Dio priva di luce la stessa creatura.
Shop
Search
UNA SPIRITUALITÀ PER TEMPI DIFFICILI
ABBONATI
Dal 1850, la rivista internazionale dei gesuiti. Scegli l’abbonamento che preferisci: carta + digitale o solo digitale.
Scopri di più