Il 5 ottobre scorso, canonizzandolo, Giovanni Paolo II non solo ha richiamato l’attenzione dei cristiani sulla figura e l’opera del Comboni, che già nel 1869 fu detto «il Francesco Saverio dell’Africa», ma anche sulle difficoltà e sulle persecuzioni che tuttora affliggono quella realtà. Dopo brevi cenni alle varie fasi della straordinaria evoluzione carismatica del «Patrono della Nigrizia» — la cui iniziativa, nata all’ombra di un altro grande veronese, don Mazza, diventò formalmente comboniana nel 1867, con l’approvazione dei suoi primi Istituti missionari —, l’articolo indugia sulle drammatiche vicende centroafricane di fine Ottocento e poi sul miracolo, così «comboniano» (Khartoum, novembre 1997), determinante per la canonizzazione, ma anche per il messaggio che rivolge alla Chiesa e al mondo.
Shop
Search
SAN DANIELE COMBONI, IL PATRONO DELLA «NIGRIZIA»
ABBONATI
Dal 1850, la rivista internazionale dei gesuiti. Scegli l’abbonamento che preferisci: carta + digitale o solo digitale.
Scopri di più