È davvero necessaria la parola safeguarding? Un’altra parola nuova per una cosa già conosciuta? I termini «prevenzione» e «protezione dei minori e delle persone vulnerabili», già collaudati e naturalizzati, non sono sufficienti? Sì, questa nuova parola è necessaria, perché comprende più dei termini precedentemente citati, che si sono affermati soprattutto in relazione al tema degli abusi sessuali su bambini e giovani. Nel frattempo, la discussione è andata avanti. La consapevolezza di ciò che deve essere considerato in relazione all’abuso e ai vari pericoli per gli esseri umani nel contesto della convivenza con gli altri si è notevolmente ampliata. Ciò ha anche un impatto sull’impegno della Chiesa in questo campo. Che cosa ciò possa significare esattamente sarà considerato in modo più dettagliato nelle osservazioni che seguono.
Segni dei tempi
I mutamenti e gli sviluppi possono rivelarsi vantaggiosi. Nel complesso, essi portano a una maggiore diversificazione. Sono un’occasione per imparare cose nuove e ampliare i propri orizzonti intellettuali, per fare esperienze che aprono prospettive inedite e accrescono il proprio bagaglio operativo, per decidere liberamente sulla propria vita e renderla più coerente con le proprie esigenze, senza dover ricorrere a un unico modello valido per tutti.
Detto questo, però, non bisogna trascurare un aspetto: non tutti i mutamenti e gli sviluppi sono di per sé necessariamente positivi. Presi nel loro insieme, essi possono risultare eccessivi e persino rivelarsi negativi. Oggi sembra che le persone si stiano gradualmente rendendo conto dell’impatto logorante dei mutamenti e degli sviluppi rispetto a quanto avveniva fino a pochi anni fa. Le antiche sicurezze si stanno sgretolando; i modelli consolidati perdono terreno; le incertezze economiche aumentano; i conflitti armati si intensificano; i movimenti migratori mettono a dura prova intere società; le nuove opportunità scientifiche e tecnologiche, soprattutto nel campo dell’intelligenza artificiale, portano nuove sfide per l’umanità. L’architettura politica globale, con i suoi blocchi di potere finora relativamente stabili, sta vacillando con violenza; le strutture sociali che fino a poco tempo fa erano considerate attendibili, quali i partiti politici o la stessa Chiesa, vengono sviscerate e in alcuni casi ne viene messa a nudo la fragilità.
Molte persone ne hanno abbastanza di mutamenti e sviluppi. I tempi sembrano farsi sempre più complessi, stressanti, confusi e instabili, tanto che si sta diffondendo un certo desiderio di calma, stabilità e continuità. Non è facile appagare questa aspirazione in modo adeguato. Se il mondo intero sta cambiando, come può reagire l’individuo? Dinanzi a tale fenomeno, alcuni si
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