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Il terrorismo è esploso in tutto il mondo, ragion per cui si rende necessario un nuovo quadro di analisi per comprenderlo. Più volte si è parlato di «Terza guerra mondiale», ma il terrorismo non è una guerra, perché i due nemici non sono ben identificati e il conflitto non ha una localizzazione precisa. Anche l’espressione «guerra al terrorismo» è pericolosa, perché dà l’impressione che si debba porre fine al terrorismo con qualche tipo di guerra.
Tuttavia il terrorismo ha un aspetto in cui sono coinvolte le religioni: la decisione individuale di entrare in un processo di radicalizzazione. Uno degli elementi più importanti delle religioni è il dialogo interreligioso a livello locale, nelle scuole, nelle municipalità, nelle chiese. Il Mar Mediterraneo è un grande scenario per un dialogo tra Nord e Sud, tra cristiani e musulmani.