Un noto filosofo ha recentemente dichiarato che il potere dei giornalisti è superiore a quello dei politici. Molti organi di stampa sono pensati come arene moderne in cui il giornalista, invece di essere arbitro, gioca il ruolo del «gladiatore» e scende in campo per lottare e vincere. Davanti a giornalisti che dicono mezze verità e occultano le notizie, il cittadino non è in grado di difendersi. Invece, la credibilità del giornalismo si fonda sulla capacità del giornalista di ricercare prima e raccontare poi la verità, e sulla responsabilità di calcolare le conseguenze dei suoi atti. In questo tempo il giornalista cattolico, che non è necessariamente migliore di altri, ha una responsabilità in più: comunicare «buone notizie». Si propone infine la costituzione di un comitato nazionale di Mediaetica.
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PER UN GIORNALISMO RESPONSABILE

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