Don Zeno Saltini (1900-81) ha realizzato con Nomadelfia l’utopia della fraternità e dell’accoglienza cristiana. Ordinato sacerdote a 31 anni, crea l’opera Piccoli Apostoli, per raccogliere fanciulli abbandonati e dare loro una famiglia con le «mamme di vocazione». Dopo la guerra occupa l’ex-campo di concentramento di Fossoli (Mo) e vi fonda Nomadelfia, una comunità costituita da famiglie «aperte», con figli del sangue e figli accolti. Per dolorose vicende giudiziarie, chiede di essere ridotto allo stato laicale, ma continua a seguire la sua opera, trasferendola a Grosseto con l’aiuto di benefattori. Nel 1962 è reintegrato nel sacerdozio e nominato parroco della nuova Nomadelfia, che guida fino alla morte, e che gli sopravvive nello spirito di fraternità della prima comunità cristiana.
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NOMADELFIA: «MAMME DI VOCAZIONE» E FAMIGLIE APERTE

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