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Presentato con successo al Festival internazionale del film di Roma, il documentario di Enzo Cei Nato prematuro introduce lo spettatore nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale di Pisa. Nell’arco di una ventina di minuti — tale è la durata del documentario — vengono passate in rassegna le cure mediche alle quali sono sottoposti i bambini che hanno difficoltà ad adattarsi all’ambiente fuori dell’utero perché nati prematuri o per altri motivi: circa il 10% della popolazione neonatale. Si tratta di un’esplorazione pressoché esaustiva di un mondo ignoto ai più, ma la cui conoscenza è importante per chiunque intenda farsi un’idea delle condizioni reali (tra precarietà e tenace attaccamento alla vita) che caratterizzano i primi passi dell’uomo e determinano quell’equilibrio instabile tra forza e debolezza (forza che nasce dalla debolezza) che lo accompagna lungo il ciclo dell’intera esistenza.