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Papa Francesco ha inserito il nome di san Giuseppe nei canoni del Messale Romano (Giovanni XXIII lo aveva fatto solo per il canone I), e ha indicato la vita del santo come esempio di una risposta pronta e generosa alla chiamata del Signore. Le notizie che il Vangelo ci dà su san Giuseppe, il credente silenzioso, sono scarne: di lui non ci viene riportata nemmeno una parola. Eppure nella vita di Gesù è fondamentale il ruolo di Giuseppe, il padre che lo innesta nella genealogia davidica: un figlio illegittimo non aveva diritto di parola nella società del tempo. Nonostante la scarsa fortuna iconografica (è quasi sempre raffigurato come una persona anziana), Giuseppe è il santo che insegna a capire nell’umiltà e nel silenzio il linguaggio e il volere di Dio.