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In questo articolo un gesuita argentino, che è stato vicino per anni a papa Francesco, mette a confronto l’operato passato di Bergoglio con quello presente e soprattutto con la sua tensione verso il domani. Fa notare come papa Francesco, autore dell’enciclica Lumen fidei, abbia sostenuto sempre la reciproca illuminazione tra la fede e i valori umani. Ricorda che in Argentina il vescovo Bergoglio ha stretto amicizie personali con pastori, rabbini, leader musulmani; e che per lui, più che dialogare, è importante camminare insieme.
A papa Francesco va riconosciuta, nel mondo di oggi, una indiscutibile leadership morale. Il Papa non è interessato al petrolio del Medio Oriente, né al mantenimento di un ordine mondiale fondato sull’egemonia delle superpotenze, ma desidera sostituire l’ideologia del potere con la mistica del servizio. La sua è una leadership di discernimento, fedele al metodo delle «desolazioni e consolazioni» espresso da sant’Ignazio negli Esercizi Spirituali.