All’interno del contesto socioculturale e politico italiano di fine Ottocento e primo Novecento, l’articolo presenta la figura e l’opera del beato Giacomo Alberione. Egli è l’apostolo principale dei mass media che, anticipando il Vaticano II circa l’importanza di tali mezzi per l’evangelizzazione, fino agli ultimi suoi giorni ne dilatò l’uso — passando dalla stampa alla radio, cinema, televisione ecc. —, affinché da questi nuovi pulpiti fossero raggiunte le masse allontanatesi dalla vita parrocchiale e dalle forme di annuncio tradizionali. Dopo un excursus sulle tante sue fondazioni, tutte ruotanti intorno a «Gesù Maestro: Via Verità e Vita», l’articolo conclude mettendo in evidenza il segreto alberioniano — «Le opere di Dio si fanno con gli uomini di Dio» —, come ha ribadito Giovanni Paolo II in occasione della beatificazione.
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«MASS MEDIA» E REGNO DI DIO: IL BEATO ALBERIONE
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