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La nota delinea innanzitutto la concezione che della malinconia, della noia e della solitudine ebbe Romano Guardini e poi la applica al caso del suicidio di un ragazzino romano che ha lasciato tutti sgomenti e che ha riproposto il problema dell’educazione nella famiglia e nella scuola. Occorre presentare ai giovani mete desiderabili e figure positive di riferimento. Si deve promuovere la condivisione del compito educativo tra genitori e professori, la «genitorialità compartecipata».