Negli ultimi decenni l’emergere della Cina come potenza economica ha cambiato il nostro mondo. Frattanto l’India rimaneva incagliata nella condizione di vicina povera. Ma adesso, dopo la ferrea politica antipandemica di Pechino e il suo scontro commerciale e tecnologico con Washington, non poche multinazionali considerano il subcontinente indiano come una base operativa. Grazie a ciò l’economia indiana, pur con perduranti ed enormi problemi di povertà e di infrastrutture, sta cominciando a sollevare la testa e intende rivaleggiare con la grande potenza confinante. A Nuova Delhi vengono sbandierati dati che in precedenza avevano fatto l’orgoglio di Pechino: quest’anno la crescita del Pil è del 7%, grazie alla liberalizzazione economica nel settore privato, a una popolazione attiva in rapida crescita e alla riconfigurazione delle catene distributive globali.
L’India può già contare su una classe media ben istruita, spesso di lingua inglese, che ha aiutato il Paese a sviluppare settori come quelli farmaceutico e delle tecnologie informatiche. Per consolidare la propria ascesa, dovrà sostenere la crescita del settore manufatturiero e diventare una potenza esportatrice. Ne sarà capace? Di fatto l’ex colonia britannica ha appena superato il Pil del Regno Unito – il cui primo ministro, Rishi Sunak, per curiosa coincidenza, è di origine indiana – ed è diventata la quinta economia più grande del mondo. «Ci siamo lasciati alle spalle coloro che ci hanno governato per 250 anni. Non ci fermeremo proprio ora», ha avvertito Narendra Modi, primo ministro indiano[1]. «Guardando al futuro, l’India sembra pronta a proseguire la propria ascesa nelle classifiche mondiali. Crediamo che supererà la Francia e il Giappone, per diventare la terza economia più grande del mondo entro il prossimo decennio»[2].
Il contesto internazionale appare propizio: Nuova Delhi offre quella che sembra una terza via nel mondo scosso dal contrasto tra Usa e Cina e dall’invasione russa in Ucraina. Nel corso del 2023 tocca a Modi fare il presidente di turno del G20, il forum delle economie più rilevanti del Pianeta, ed è ovvio che egli intenda avvalersi di questa opportunità per accrescere la sua influenza dentro e fuori del suo Paese.
Cercheremo qui di analizzare l’evoluzione recente dell’economia indiana e le aspettative che ne conseguono. Concluderemo con una riflessione sul ruolo che spetta all’India nel concerto internazionale.
L’India è già la nazione più popolata del Pianeta
Nella scorsa primavera, da qualche parte in questo Paese così immenso da meritarsi l’appellativo di «subcontinente», è risuonato il vagito di un neonato.
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