Prendendo spunto anche dal recente film e dalle vignette sul profeta Maometto, che ha infiammato le piazze arabe e offeso la sensibilità di molti musulmani, in questo articolo si esaminano le posizioni di alcuni dei maggiori ideologi e intellettuali islamici contemporanei in materia di immagini. Su di esse, comprese quelle del Profeta, non esiste a tutt’oggi tra i maggiori leader religiosi musulmani un’uniformità di vedute e un modo condiviso di leggere le fonti religiose tramandate dalla tradizione. In generale si può affermare che i fondamentalisti islamici si dimostrano più aperti e liberi nell’interpretazione di tali fonti, mentre i cosiddetti neo-conservatori sono inclini, nell’interpretarle, a non distanziarsi troppo dalle posizioni dei pensatori religiosi antichi. In ogni caso va detto, senza reticenza, che pubblicare testi, immagini o mettere in circolazione film che offendono il sentimento religioso delle persone non è mai un atto di civiltà. E con questo non si vuole in nessun modo limitare la libertà di stampa o di espressione artistica, ma semplicemente tutelare un bene che si ritiene più grande, quello del rispetto della persona umana, di cui l’esperienza religiosa è parte costitutiva.
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LE IMMAGINI NELL’ISLÀM CONTEMPORANEO. La raffigurazione di Maometto in epoca moderna
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