Come ogni vocazione cristiana, quella al sacerdozio è un dono di Dio fatto al singolo e alla Chiesa. Da qui deriva un diritto/dovere dell’istituzione formativa di acquisire le conoscenze necessarie per formulare un giudizio prudenzialmente certo sull’idoneità del candidato. Nello stesso tempo, però, si deve fare appello al dovere del candidato di offrire la sua personale, convinta e cordiale collaborazione all’azione formativa. I risultati della consultazione, in spirito di cooperazione e responsabilità da parte del candidato, verrano comunicati da lui stesso, oppure dallo psicologo, ma soltanto con il permesso scritto dell’interessato, innanzitutto al padre spirituale, eventualmente anche ai superiori in foro esterno.
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FORMAZIONE E VALUTAZIONE DEI CANDIDATI AL SACERDOZIO
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