Al ballottaggio del 28 ottobre, Luiz Inácio (Lula) da Silva è stato confermato presidente della Repubblica con 58 milioni di voti, 20 in più del suo avversario conservatore. L’ennesimo scandalo aveva impedito a Lula una vittoria al primo turno. Lo scorso quadriennio di presidenza è stato segnato dalla ricerca della stabilità economica e dai programmi di redistribuzione del reddito. La seconda, e ultima, presidenza di Lula intende puntare alla lotta contro la povertà attraverso una crescita economica sostenuta. Una concertazione con la destra potrebbe permettere la riforma del sistema partitico, il rilancio dell’istruzione pubblica e una migliore tutela dell’Amazzonia.
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