Il motivo conduttore della prima parte delle «Considerazioni» è tornare alla crescita. A tal fine è necessario superare la crisi della produttività e affrontare il problema del debito pubblico, intervenendo sull’età pensionabile e responsabilizzando maggiormente le Regioni e gli Enti locali circa l’equilibrio tra il prelievo e le spese. Per il rilancio dell’economia, secondo il Governatore, la concorrenza costituisce il miglior agente di giustizia sociale in una società come quella italiana, nella cui storia è ricorrente il privilegio di pochi fondato sulla protezione dello Stato. Ampia è stata l’analisi e la terapia indicata per il miglioramento del mercato dei capitali e un miglior rapporto delle banche con le regole e con i clienti, costretti a sopportare prezzi ancora alti.
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LE «CONSIDERAZIONI FINALI» DEL NUOVO GOVERNATORE DELLA BANCA D’ITALIA
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