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Nell’udienza generale settimanale del 27 maggio 2015, papa Francesco consigliava ai fidanzati di leggere il romanzo I promessi sposi di Alessandro Manzoni. Infatti era consapevole che scrittori come questo, che non sono né vescovi né sacerdoti, possono insegnare molto alla Chiesa sulla fede e sulla vita cristiana.
L’opera classica di Manzoni ritrae la travagliata storia d’amore di Renzo e Lucia. In quanto «capolavoro sul fidanzamento», contiene lezioni tuttora importanti per i giovani di oggi, perché mostra di quale eroica resistenza abbiano bisogno i seguaci di Gesù, se vogliono affrontare la sofferenza e opporsi anche a mali grandi, nella speranza che giunga la giustizia divina.
Nell’esortazione apostolica del 2016 Amoris laetitia (AL), sull’amore nella famiglia, il Papa ha citato Jorge Luis Borges (cfr AL 8) e altri scrittori moderni (cfr AL 107; 181). Anch’essi, sebbene non siano mai stati ufficialmente considerati come docenti per i cattolici e altri cristiani, hanno molte cose importanti da insegnarci, in questo caso sulla vita familiare.
La stessa esortazione apostolica ha aperto nuovi orizzonti citando un film, quello che viene ritenuto il preferito dal Papa, Il pranzo di Babette: «Dal momento che siamo fatti per amare, sappiamo che non esiste gioia maggiore che nel condividere un bene» (AL 129). La condivisione disinteressata di Babette arreca molta gioia a persone che hanno vissuto esistenze dure e irrigidite; il suo amore le apre alle gioie semplici della vita.
Per commemorare i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, il 25 marzo 2021 papa Francesco ha scritto la lettera apostolica Candor lucis aeternae. Nell’Introduzione afferma che Dante «ha saputo esprimere, con la bellezza della poesia, la profondità del mistero di Dio e dell’amore».
Torneremo più avanti sul poeta fiorentino e su ciò che ha realizzato in quanto maestro dei cristiani e, naturalmente, di tutti gli esseri umani. Potremmo aggiungere che tutti gli uomini e le donne – non importa se battezzati come Dante, o meno –, qualsiasi posizione ricoprano nella Chiesa o nella società, sono per natura insegnanti…
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LAY PEOPLE AS TEACHERS IN THE CHURCH. Writers, filmmakers, artists, and composers
Vatican II partially disavowed the separation between the hierarchy as teachers (ecclesia docens) and the laity as recipients of teaching (ecclesia discerns.) The Council affirmed the prophetic role of the baptized laity, particularly the teaching functions of parents and catechists. We should also recognize the place in the “teaching Church” of many writers, artists, composers, and filmmakers. Along with so many other lay people, therefore, we should understand how Dante’s particular personal charisms have encouraged and renewed the life of faith of countless believers.