Da lunedì 11 marzo 2011 il Giappone sta vivendo «la più grande tragedia dalla seconda guerra mondiale», secondo il premier Naoto Kan. Alle 14,46, ora locale, un terremoto di magnitudo 9 secondo la scala Richter ha colpito la costa orientale dell’isola di Honshu, la più grande dell’arcipelago. L’epicentro era situato in pieno oceano, a 24 chilometri di profondità. E l’energia sprigionata ha prodotto un immenso tsunami. Se si includono i dispersi, le vittime sono circa 28.000, e decine di migliaia gli sfollati. A tutto ciò si è aggiunto il disastro nucleare alla centrale atomica di Fukushima Daiichi. La comunità politica mondiale, alla vigilia del G8 e in preparazione del G20, si trova davanti all’urgenza di definire un nuovo trattato sulla sicurezza del nucleare civile che rafforzi i poteri ispettivi anche internazionali.
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LA TRIPLICE CATASTROFE GIAPPONESE
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