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Nella Costituzione vengono anticipati i princìpi che sono alla base della bioetica degli anni Settanta: la tutela della salute, la garanzia di cura gratuita, la non obbligatorietà dei trattamenti consigliati, ad eccezione di quelli che salvano la vita.
Attualmente il significato di «salute» oscilla tra lo «star bene» e il «ben-essere», ma curare la «salute sana» per prevenire la malattia ha un costo sociale e apre a molte domande morali.
Per i costituenti cattolici il fine dell’azione sanitaria non era quello di ridurre la sanità ai suoi costi, ma anzitutto di occuparsi della salute — dal latino salus — che è la salvezza integrale dell’ammalato. Ma i più poveri potranno continuare a essere curati?