Oggi sta riprendendo vigore la corsa agli armamenti nucleari. La crisi energetica spinge a intensificare la produzione di energia atomica per uso civile, che però potrebbe essere convertita anche all’uso militare. Molti Paesi intendono munirsi di deterrente nucleare come arma di difesa; ma c’è il pericolo che tale forma di dissuasione possa essere usata anche per fini bellici. Nel 2005 diverse trattative in questo campo non hanno dato risultati positivi. Il pensiero della Santa Sede è che non proliferazione e disarmo nucleare devono procedere insieme, e che occorre sempre salvare le norme del diritto internazionale umanitario, avendo di mira il disarmo nucleare generale, equilibrato e controllato. Infatti gli ordigni nucleari, anche quelli cosiddetti a «basso potenziale», mettono in pericolo i processi vitali e possono condurre a un conflitto nucleare esteso.
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LA NUOVA PROLIFERAZIONE NUCLEARE

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