Lo scorso 13 ottobre la Camera ha approvato la nuova legge elettorale, che, mentre scriviamo, è in discussione al Senato. Il cambiamento di fondo è il passaggio dal sistema maggioritario, con i collegi uninominali, a quello proporzionale, con sbarramento. Sulla scheda ci saranno soltanto i simboli dei partiti, senza la possibilità di esprimere preferenze. In tal modo avviene il distacco dei candidati dal territorio, poiché i seggi vengono attribuiti in modo proporzionale su base nazionale alla Camera e su base regionale al Senato. I partiti possono coalizzarsi, e in tal caso la coalizione, per partecipare all’attribuzione dei seggi, deve superare il 10% dei voti su base nazionale dei voti alla Camera e il 20% dei voti, su base regionale, al Senato. È previsto un premio di maggioranza relativa, anche con un solo voto in più. Al Senato invece il premio di maggioranza viene attribuito su base regionale, potendo determinare, secondo alcuni, in casi estremi una maggioranza diversa tra Camera e Senato.
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LA NUOVA LEGGE ELETTORALE

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