Il 12 settembre scorso si sono svolte in Egitto le elezioni presidenziali, precedute da una serie di attentati terroristici. H. Mubarak, presidente per quattro mandati dal 1981, si è presentato per la quinta volta, ma per la prima volta in competizione con altri nove candidati. Anche se Mubarak ha ancora ottenuto un facile successo, il fatto nuovo di tale pluralismo apre promettenti prospettive verso una maggiore democratizzazione del Paese, tenendo pure conto delle imminenti elezioni legislative. L’Autore è professore di Teologia presso la Facoltà di Missiologia dell’Università Gregoriana (Roma).
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LE ELEZIONI PRESIDENZIALI IN EGITTO
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