Durante la guerra civile ruandese degli anni Novanta, che si è estesa anche al territorio della Repubblica Democratica del Congo, il 29 ottobre 1996 è stato ucciso l’arcivescovo di Bukavu mons. Ch. Munzihirwa, gesuita, che pur si era prodigato nell’accoglienza dei profughi. Il testo, tracciandone un breve profilo biografico, illustra la sua azione pastorale, con l’impegno per la difesa della verità e la denuncia delle ingiustizie, e il suo stile di vita, con luminosi esempi di povertà, umiltà e carità. Pochi giorni prima di morire, l’arcivescovo affermava: «Dio non ci abbandonerà» e «Da qualche parte del mondo sorgerà per noi un bagliore di speranza». A dieci anni dalla testimonianza del vescovo gesuita un «bagliore di speranza» continua a brillare nella notte dell’Africa centrale.
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CHRISTOPHE MUNZIHIRWA, IL VESCOVO CONGOLESE MARTIRE DELLA CARITÀ
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