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Un approccio psicologico all’esperienza di fede può risultare importante soprattutto per rilevare alcune ambiguità che possono rendere problematica o alienante la relazione con Dio. Nel presente articolo ne vengono presentate alcune, in particolare la rigidità e il pensiero magico: esse rivelano una situazione di immaturità anzitutto umana, che può diventare un grave ostacolo per un’autentica esperienza di fede. Da qui la necessità di un lavoro di conoscenza di sé, sia umano sia spirituale, che abbia il coraggio di esplorare la storia vissuta, nonché le caratteristiche peculiari della propria personalità.