La famiglia è sempre in testa agli interessi di tutti gli italiani secondo ogni sondaggio periodicamente pubblicato. Ma a tale preoccupazione preminente non sembra corrispondere un uguale interesse da parte dei vari Governi e Parlamenti che si sono succeduti nel nostro Paese. Anzi sembra che lo Stato demandi spesso alla famiglia il peso principale di compiti che, dopo averli avocati a sé, in quanto di interesse pubblico, non riesce poi ad assolvere. In ogni caso, anche in confronto agli altri Paesi europei, i provvedimenti di legge di sostegno alla famiglia, e gli interventi finanziari corrispondenti, sono lungi dal rappresentare un effettivo aiuto ai nuclei familiari, come più volte è stato rilevato anche dalla nostra rivista. Per l’esattezza non mancano le dichiarazioni e gli impegni verbali di quasi tutti i Governi. Ma ad essi non hanno fatto seguito impegni concreti, atti normativi e amministrativi che contribuiscano a rendere migliori le condizioni di vita delle famiglie più fragili. Anche recentemente è stato affermato che «le politiche di welfare devono
favorire la famiglia […], lo strumento primario dovrà essere una regolazione fiscale premiale e proporzionata alla composizione del
nucleo familiare» 1. Ora si spera che questi buoni propositi vengano tradotti in legge e in disposizioni operative.
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LA FAMIGLIA IN ITALIA, PROTAGONISTA DIMENTICATA

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