Secondo le stime della Fao, nel 2009 le persone che soffriranno la fame saranno circa un miliardo e 20 milioni. Il numero dei sottonutriti non è stato mai così alto; nel mondo soffre la fame una persona su sei. Eppure sulla tavola del mondo c’è cibo e posto per tutti. Il problema della crisi non è la scarsità delle risorse e di cibo, ma piuttosto un’opulenza gestita male. Solamente un nuovo ethos sociale basato sui valori della solidarietà e della comunione, della giustizia sociale e della sobrietà del proprio stile di vita sarà in grado di assumersi responsabilmente le condizioni di coloro che hanno fame. In particolare qualche economista propone di ripartire dalla microeconomia e dal microcredito, che sono in grado di creare filiere alternative per lo sbocco dei prodotti e rinforzare la capacità associativa dei produttori. Anche i 20 miliardi di dollari stanziati dai capi di Stato durante il G8 del luglio scorso sono un piccolo segno di speranza.
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LA PIAGA DELLA FAME NEL MONDO
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