L’articolo illustra il ruolo centrale che il vescovo d’Ippona assegna alla patientia. Egli infatti considera non soltanto una spiritualità della pazienza come postulato della natura escatologica della Chiesa, ma intravede un’equivalenza carità-speranza-pazienza e affida a quest’ultima il compito di incarnare in sé la tensione della speranza e il pondus della carità. Agostino espone il suo pensiero con un costante ricorso alle parabole del Regno, che gli consentono di declinare i diversi aspetti della pazienza e di ribadirne l’intimo legame con la speranza. Il grande nemico di questa virtù è l’impazienza: turbare il piano della salvezza con impazienze intempestive assume, per Agostino, il carattere di pericolosa violenza.
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LA CHIESA IN CAMMINO, MISTERO DI «PATIENTIA». Una meditazione agostiniana
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