La questione della bestemmia, cioè dell’offesa a elementi considerati sacri da una religione, è viva nel mondo cristiano e ancor più in quello musulmano. In Francia nel 2005 i vescovi hanno intentato un processo per un manifesto blasfemo ispirato all’Ultima Cena: i responsabili sono stati condannati nei primi due gradi, ma assolti in cassazione. In ambito musulmano, le caricature danesi di Maometto nel 2005, il Corano bruciato da un pastore protestante nel 2010 e il film L’innocenza dei musulmani nel 2012 hanno provocato agitazioni e violenze. I due campi sono la libertà di espressione e l’offesa alla persona del credente, due realtà dai confini incerti, che richiedono pertanto grande moderazione.
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LA BESTEMMIA. I limiti della libertà

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