La Nota ripropone il «problema» della devozione al Sacro Cuore e del relativo culto. Praticata da secoli con meravigliosi frutti di santità, lodata dai Papi in molti documenti, negli ultimi decenni sembra essere decaduta nella stima dei fedeli per effetto di malintesi che la descrivono come obsoleta rispetto alla moderna sensibilità biblico-liturgica. Invece oggi, presentata nei suoi solidi fondamenti cristologici e depurata da una certa iconografia antiquata, è restituita da illustri teologi e spiritualisti all’attenzione della Chiesa. Il fatto che non sia diffusa come lo fu in passato non significa che la devozione al culto del Sacro Cuore sia obsoleta, tranne forse che nella iconografia. È possibile riviverla alla luce di quei valori spirituali che, essendo evangelici, sono eterni e ad essi l’anima contemporanea è sensibilissima. Se si guarda al Cuore di Cristo trafitto da una misteriosa carità per gli uomini, segno storico dell’Amore misericordioso, la grazia inviterà anche il cristiano di oggi a offrire il suo cuore al Signore.