Il 26 aprile 2023 lo Stato di Israele ha celebrato i 75 anni dalla sua fondazione. Quel giorno il presidente israeliano Isaac Herzog ha rivolto al Corpo diplomatico queste parole: «Il moderno Stato di Israele è un vero miracolo. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo dovuto impegnarci strenuamente. Quando i nostri fondatori dichiararono la fondazione dello Stato di Israele il 14 maggio 1948 – uno Stato fondato sulla visione profetica di un mondo in cui regnassero libertà, giustizia e pace –, molti credevano che il neonato Paese non sarebbe sopravvissuto. Pochi avrebbero previsto il corso della nostra improbabile storia. Oggi siamo un Paese in prima linea negli sforzi per rendere il mondo migliore per tutti noi, nello spirito della nostra visione fondante»[1].
La riforma giudiziaria
Tuttavia, il 75° anniversario dello Stato d’Israele è stato segnato da profonde divisioni interne suscitate dalla proposta di riforma della giustizia. Le grandi città hanno assistito, settimana dopo settimana, a massicce manifestazioni di protesta contro la decisione presa dal governo di cambiare il sistema giudiziario e, in particolare, contro la prevista riduzione del controllo del potere giudiziario sulle decisioni governative.
Tre mesi dopo, il 24 luglio 2023, il parlamento israeliano (la Knesset) ha approvato un emendamento alla
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