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Il fenomeno dei combattenti-kamikaze dell’Isis, che hanno agito a Parigi nel novembre del 2015 e che minacciano di colpire altre città europee, è legato a quello più generale e altrettanto preoccupante della cosiddetta «radicalizzazione» dei giovani musulmani europei.
Questo termine mette l’accento sul «prima» della scelta islamista, mentre quello di «terrorismo» riguarda soprattutto il «dopo», cioè la modalità di azione scelta per portare avanti la lotta armata. Questo spiega perché gli approcci più moderni al fenomeno della radicalizzazione, di cui si tratta in questo articolo, prendono in considerazione non soltanto, come nel recente passato, le motivazioni di ordine ideologico-sociale (che pure sono forti), ma anche quelle di carattere psicologico-affettivo e antropologico-generazionale.