L’Autore propone alcune riflessioni sul pensiero di Fichte. Dopo aver spiegato la frase «l’Io pone se stesso» nella linea del cogito cartesiano, passa a considerare come Fichte concepisce la realtà materiale e un principio assoluto. Egli ha riconosciuto che ogni conoscenza si fonda nell’assoluto, a cui l’Io deve se stesso. Non è giusto considerare Fichte un panteista che pone sullo stesso piano Dio, il mondo e l’uomo. L’Autore è professore di Filosofia contemporanea alla Pontificia Università Gregoriana.
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IO E NON-IO. In occasione del 250° anniversario della nascita di Fichte

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