L’articolo esamina l’indirizzo antisemita e razzista posto in essere dalla Repubblica Sociale Italiana (Rsi) di Salò e le interpretazioni, non sempre convergenti, che ne ha dato la storiografia italiana. In particolare, si getta luce sulla posizione assunta dalla Santa Sede in quella delicata vicenda, per lo più ispirata a realismo politico e a prudenza diplomatica, non sempre pienamente compresa anche negli stessi ambienti ecclesiastici, come si ricava dalla «Nota, verbale» del p. Tacchi Venturi. Tale Nota, redatta su incarico vaticano (anche se poi non fu mai inviata al destinatario) e indirizzata alle autorità della Rsi, intendeva protestare contro le misure assunte in materia razziale dall’«alleato-occupante» tedesco, intenzionato a portare fino in fondo la lotta contro gli ebrei italiani.
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IL RAZZISMO NELLA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA
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