Una seria crisi si è aperta in Libano il 14 febbraio scorso con l’attentato a Beirut nel quale è morto l’ex premier R. Hariri. Il fatto ha suscitato grande emozione e provocato violente manifestazioni contro la Siria, che dal 1976 occupava il Paese, seguite da nuovi attentati. Spiragli di speranza vengono dalla formazione di un nuovo Governo, che dovrebbe preparare le elezioni parlamentari per il mese di maggio, e dal ritiro delle forze siriane. Ma è tuttora incerto se il Libano piomberà in una nuova guerra civile o riuscirà a stabilire rapporti di buon vicinato con la Siria. L’A. è professore nella Facoltà di Missiologia dell’Università Gregoriana (Roma).
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IL LIBANO DI NUOVO FRA TIMORI E SPERANZE

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