Il caso di Terry Schiavo ha posto gravi problemi medici, giuridici e morali. Si tratta infatti di giudicare se una persona in stato vegetativo debba continuare a ricevere cibo e acqua oppure se l’alimentazione e l’idratazione debbano essere sospese, affinché essa possa morire, per evitare ogni ipotetica forma di accanimento terapeutico, e se la vita in stato vegetativo sia o non sia «degna di essere vissuta». L’editoriale spiega anzitutto i tre concetti di «stato vegetativo», «accanimento terapeutico» e «dignità della vita»; applica poi tali nozioni al caso di Terry, rilevando che la persona in stato vegetativo è una persona viva, che perciò ha diritto a vivere, e che la vita umana è sempre «degna» di essere vissuta.
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IL CASO DI TERRY SCHIAVO
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