In Mali si è aperto un nuovo campo di battaglia internazionale. Dopo l’intervento armato francese iniziato lo scorso 11 gennaio per riprendere il controllo del Nord e difenderne la sicurezza, si teme, come in Afghanistan, un nuovo «pantano militare», che è già stato definito «Afrighanistan» o «Sahelistan». Ma la sfida di questo Paese è la riconciliazione nazionale, la protezione dei civili (in particolare degli sfollati, dei profughi e delle minoranze etniche), la promozione dei diritti umani e di uno sviluppo sostenibile. La militarizzazione per garantire la sicurezza dalle violenze è fondamentale. Ma in Mali ci vorranno anni sia per costruire uno Stato di diritto, oltre che valide Forze armate, sia per ristabilire la pace.
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IL FRONTE BELLICO DEL MALI
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