La vigilia delle elezioni presidenziali statunitensi è stata sconvolta dal terremoto dei mercati finanziari. Le onde sismiche da New York si sono propagate soprattutto in Europa, ma non sembrano fermarsi. Nella cronaca si ricostruiscono le vicende di questa crisi di sistema, secondo alcuni la peggiore dopo quella del 1929, fino al 18 settembre scorso. È ora urgente ricostruire il clima di fiducia tra le banche: senza di essa i privati — piccoli risparmiatori inclusi — non sono disposti a prestare quel denaro che alimenta l’intero sistema produttivo, salvo nazionalizzare il sistema del credito.
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IL DISASTRO FINANZIARIO INTERNAZIONALE
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