L’edizione 2010 del Salone del libro a Torino ha visto nascere il premio «Giuseppe Bonura» per la critica militante, bandito dal quotidiano Avvenire e assegnato al saggista francese di origine bulgara Tzvetan Todorov, già direttore del Centre de Recherche sur les Arts et le Langage di Parigi. L’articolo ne discute il contributo alla definizione del compito del critico letterario «militante», da lui inteso non semplicemente come un esperto di analisi letteraria, ma come un conoscitore dell’essere umano. A giudizio di Todorov, infatti, la letteratura, al di là dell’essere una piacevole distrazione riservata alle persone colte, «permette a ciascuno di rispondere meglio alla propria vocazione di essere umano».
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IL CRITICO COME ESPERTO DI UMANITÀ. Tzvetan Todorov al Salone del libro di Torino
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