Di don Guanella, «Garibaldi della Carità», come lo definì Pio XI, si conoscono abbastanza le opere, ma poco le ricchezze spirituali e psicopedagogiche. L’articolo cerca di esplorare questi aspetti e indugia sul ventennio dei travagli interiori, con le oscillazioni nel discernere la sua missione e le persecuzioni sia liberal-massoniche, sia ecclesiastiche. Ma alla fine Dio ha la meglio e il granello di senapa ben presto fiorisce in grande albero, che oggi sostiene e valorizza circa 100.000 persone guanellianamente viste come «diversamente abili» anziché disabili. Una provocazione che nel 2003, anno europeo dedicato a queste persone e centenario delle fondazioni guanelliane a Roma significa riprendere la profezia della fragilità che sfida il tempo e rinnovare le meraviglie della carità evangelica.
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IL BEATO LUIGI GUANELLA
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