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Il contesto dell’articolo. L’«ordine mondiale liberale» istituito dopo la Seconda guerra mondiale si sta sgretolando. Il mondo, in particolare quello occidentale, attraversa una crisi di governance. I governi disattendono i trattati e gli accordi; le coalizioni politiche tradizionali al governo, in passato forti, ora vengono messe in discussione; le alleanze si frantumano, le organizzazioni e i programmi internazionali sono privi dei fondi e del consenso necessari per operare in modo efficace. In generale, la collaborazione internazionale su questioni globali (come quelle dei migranti e dei rifugiati, dell’emergenza climatica e del riarmo nucleare) appare ormai un pallido ricordo.
Perché l’articolo è importante?
Gli Autori, alla luce del contesto, prima accendono il riflettore sul ruolo svolto in questo processo disgregativo dai populismi e dalla diffusione delle cosiddette «democrazie illiberali»; come pure dai fallimenti e dalle carenze delle istituzioni globali che avevano formato l’ordine mondiale liberale.
Poi essi provano a isolare alcuni processi già in corso che possono funzionare come base per costruire una nuova governance globale.
Infine, l’articolo sottolinea la necessità della riforma e della riprogettazione delle istituzioni internazionali, per colmare le lacune del passato e, in particolare, per evitare che il capitalismo risorgente – si tratti di capitalismo di mercato o di quello modificato in chiave statalista – intervenga a ridimensionare i tentativi di progresso nei processi politici e nei programmi sociali. Sarà essenziale, allo stesso tempo, ridurre le disparità economiche per attenuare i risentimenti derivanti dalla percezione della loro ingiustizia, ma al tempo stesso si dovrà limitare l’influenza politica del denaro, si tratti di oligarchi o di colossi del business.
Quali sono le domande che l’articolo affronta?
- Il mondo è diventato ingovernabile? Siamo tornati alla legge della giungla, come scrive qualcuno?
- Come deve essere governato questo «mondo nuovo», che non è più quello uscito dalla Seconda guerra mondiale?
- Serve una nuova conferenza di Helsinki?
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MANAGING THE NEW GLOBAL DISORDER
The order established after the Second World War is crumbling. When treaties are disregarded, international institutions are challenged, and cooperation between States is diminished, the question arises: how should this world be governed? The Authors of this article identify potential sources of global governance in these five factors: 1) political realignments; 2) the growth of civil society; 3) functional collaboration; 4) initiatives in the commercial sector; 5) a new wave of economic globalization.