Il mondo si può considerare, fra l’altro, un’immensa biblioteca. È possibile che qualcuno oggi abbia pensato sul serio di catalogare, riprodurre e rendere disponibile al pubblico l’intera memoria dell’umanità contenuta in tutti i libri del mondo? Ancora no, ma qualcuno ha avuto un’idea che si ispira a tale utopia. Il 14 dicembre dello scorso anno Google ha, infatti, reso noto un accordo per la digitalizzazione di circa 15 milioni di volumi. Il fatto che oggi la tecnologia renda possibile un simile progetto è in sé molto positivo. Tuttavia rimangono perplessità serie da affrontare con attenzione e intelligenza. Attualmente l’operazione ha subìto una battuta di arresto a causa di importanti problemi di natura legale.
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«GOOGLE PRINT»: É NATA LA BIBLIOTECA DI BABELE?
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