fbpx

Seguici su:

Carrello Accedi Iscriviti alla newsletter
Menu

Attualità

  • Politica
  • Diritti
  • Economia
  • Ecologia
  • Mondo

Pontificato

  • Conversazioni
  • Magistero
  • Viaggi apostolici

Cultura e Società

  • Letteratura
  • Storia
  • Filosofia
  • Psicologia
  • Sociologia
  • Cinema
  • Arte
  • Musica
  • Media
  • Teatro

Scienza e Tecnologia

  • Fisica
  • Astronomia
  • Genetica
  • Intelligenza artificiale

Eventi

  • Conferenze
  • Presentazioni

Chiesa e Spiritualità

  • Bibbia
  • Dialogo interreligioso
  • Diritto canonico
  • Vita spirituale
  • Teologia
  • Santi
  • Patristica
  • Liturgia
  • Pastorale
  • Storie

Edizioni internazionali

RIVISTA CULTURALE DELLA COMPAGNIA DI GESÙ, FONDATA NEL 1850
Shop
Search
  • Attualità
  • Chiesa e spiritualità
  • Cultura e società
  • Scienza e tecnologia
  • Pontificato
  1. Homepage
  2. Quaderni
  3. Quaderno 4178
  4. Giacomo Carissimi al Collegio Germanico Ungarico
Cultura e società

Giacomo Carissimi al Collegio Germanico Ungarico

Giovanni Arledler

20 Luglio 2024

Quaderno 4178

Un ritratto di Giacomo Carissimi.

Nei 350 anni dalla morte, ricordiamo la figura e l’opera del compositore Giacomo Carissimi che per molti anni fu maestro di musica e curatore delle liturgie presso il Collegio Germanico Ungarico di Roma.

Jacomo o Giacomo Carissimi (Marino [Roma] 1605 – Roma, 1674) è figura di eminente compositore, ma poco conosciuta se non dagli studiosi di musica. Poi, anche per gli studiosi stessi, i particolari della sua vita sono noti solo per sommi capi, compresa la parte conclusiva della sua esistenza, ossia ben 44 anni, di cui si dice che svolgeva «la mansione di maestro di cappella della chiesa di S. Apollinare»[1]. In realtà, questo «maestro di cappella della chiesa di S. Apollinare» vuol dire che Carissimi svolgeva un compito ben più importante come maestro di musica presso il Collegio Germanico Ungarico, tenuto dai padri gesuiti, che dal 1574 al 1773 (anno della soppressione della Compagnia di Gesù) ebbe appunto la sua sede in piazza S. Apollinare (all’attuale numero 49), avendo a fianco la chiesa di S. Apollinare, non troppo lontana dalla celebre piazza Navona.

Nascita e primi anni

Carissimi era nato a Marino, sui Castelli Romani. Conosciamo con precisione la data del suo battesimo: il 18 aprile 1605. Egli era originario di una famiglia di bottai – «copellari», in romanesco – che provenivano da Castel Sant’Angelo di Visso, nell’attuale provincia di Macerata. I primi rudimenti musicali non sappiamo bene da chi li ricevette; si può però pensare che, con altri «pueri», li apprese da un maestro di cappella che svolgeva la sua professione presso la Confraternita marinese del Gonfalone, che da tempo manteneva alcune tradizioni religiose e artistiche, come le sacre rappresentazioni. Nonostante un’apparente fama non eccezionale, il Castello di Marino, feudo fino al 1816[2] dei Colonna, tramite questi nobili, poteva vantare parentele con prestigiosi vicini come i Barberini, e anche con nobili come i Montefeltro, così che Agnese, figura illustre di quella casata, partorì proprio a Marino quella che doveva diventare l’illustre poetessa Vittoria Colonna.

In un simile ambiente musicalmente e culturalmente ricco, non meraviglia che, oltre Carissimi, sorgessero altre figure di musicisti come Bonifazio Graziani o il canonico Agostino Dante. Giacomo perse la madre, Livia Prosperi, nel 1622, e pare che questo evento spinse il padre, Amico, a indirizzarlo verso la strada del canto, a differenza dei fratelli, che continuarono il mestiere di famiglia. Con questo intento il giovane si recò a Tivoli e fu annoverato tra

Contenuto riservato agli abbonati

Vuoi continuare a leggere questo contenuto?

Clicca qui

oppure

Acquista il quaderno cartaceo

Abbonati

Per leggere questo contenuto devi essere abbonato a La Civiltà Cattolica. Scegli subito tra i nostri abbonamenti quello che fa al caso tuo.

Scegli l'abbonamento

Accedi se sei già abbonato

Hai dimenticato la password?

Questo articolo è consultabile solo agli utenti abbonati. Se sei abbonato accedi da qui.


Abbonati Acquista il quaderno Iscriviti alla newsletter Sfoglia
Giacomo Carissimi al Collegio Germanico Ungarico

Giovanni Arledler


20 Luglio 2024

Quaderno 4178

  • pag. 176 - 186
  • Anno 2024
  • Volume III

Commenta e condividi
Stampa l'articolo

Si parla di:

Liturgia Musica Profili Storia

Dallo stesso Quaderno

Quando muore la verità, chi ne sente la mancanza?

Dopo che l’Oxford Dictionary l’ha elevata allo status di parola dell’anno nel 2016, la nozione di post-verità ha guadagnato molta...

18 Luglio 2024 Leggi

Esiste il diritto naturale?

Da sempre gli uomini hanno ritenuto che operare la giustizia, e quindi dire il giusto, nelle sentenze come nelle leggi,...

18 Luglio 2024 Leggi
Un uomo di spalle corre su una strada sterrata in mezzo al verde.

La vita cristiana come corsa di fondo

A che cosa si può paragonare la vita cristiana? A un breve scatto o a una corsa di fondo? Nelle...

18 Luglio 2024 Leggi
Durante uno degli eventi degli Spring Meetings BM/FMI.

Le riunioni di primavera del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale

Qualche tempo fa Kevin Watkins, che è stato direttore del Rapporto Onu sullo sviluppo umano, ha ammonito che in seguito...

18 Luglio 2024 Leggi
Papa Francesco apre la Porta Santa.

2025, il Giubileo della speranza

Il 9 maggio, nella solennità dell’Ascensione, papa Francesco ha pubblicato la Bolla di indizione del Giubileo ordinario dell’anno 2025, Spes...

18 Luglio 2024 Leggi
Chiara Mastroianni nei panni del padre, per il film “Marcello mio”.

«Marcello mio», un gioco tra realtà e finzione

Fin dove può spingersi il cinema per sfumare i confini tra realtà e finzione? Quali sono le frontiere tra vero...

18 Luglio 2024 Leggi
La copertina delle nuova edizione critica del volume “Illustrissimi” di Albino Luciani (Giovanni Paolo I).

Rileggendo «Illustrissimi». Una conversazione con il Patriarca Luciani

Illustrissimo Signor Patriarca, nelle settimane scorse ho avuto modo di rileggere alcune lettere che Lei scrisse quando era pastore di...

18 Luglio 2024 Leggi

ABBONATI

Dal 1850, la rivista internazionale dei gesuiti. Scegli l’abbonamento che preferisci: carta + digitale o solo digitale.

Scopri di più

Beatus Populus Cuius Dominus Deus Eius

La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs 70/2017 (ex L. 250/90). Importo lordo erogato per l’anno 2022: € 287.619,29

  • Attualità
  • Cultura e società
  • Scienza e tecnologia
  • Chiesa e spiritualità
  • Eventi
  • Pontificato
  • Chi siamo
  • Le edizioni internazionali
  • Abbonati
  • Dona
  • Biblioteca
  • Shop
  • Ricerca
  • Newsletter
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Termini e Condizioni
  • Condizioni di vendita
  • Pubblicità
  • Contatti
  • FAQ
  • Accedi
Icona del Livello A di conformità alle linee guida 1.0 del W3C-WAI riguardanti l'accessibilità dei contenuti del Web

© LA CIVILTÀ CATTOLICA 2025 | Partita iva 00946771003 | Iscrizione R.O.C. 6608

I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale.